martedì 16 novembre 2010

Il mio mondo - Racconto

Si come ultimamente a me mi mancano le forze e sono un'po giù di morale, un racconto sul una persona molto speciale e coraggiosa. Un'po per autosuggestione.
Buona lettura e buona sera a tutti.

-Mi hanno detto che la cureranno. Allora perché non lo hanno fatto?
-Amore, calmati. Andrà tutto bene, ci riproveremo sempre. Importante che abbiamo speranza. Troveremo la soluzione.
-Ma io non sopporto più vederla così!
Mamma e papà stanno litigando di nuovo. Ed è colpa mia. La speranza. Mi vogliono sana, normale. Ma io sono così, perché non riescono a capire che ho bisogno di loro non della speranza? Se solo potrei riuscire a farli vedere il mio mondo, magari potrebbero amarmi così come sono.
-Ma guarda qua! Basta! Non sopporto più tutti i mobili sistemati come sul catalogo, pure in frigorifero è tutto come sulle foto di supermercato. E se mi dimentico e metto per esempio formaggio in un'altro posto?
-Ma importante che sta bene, resto sono solo le piccolezze.
-Ma lei non sta bene!
-E poi lo facciamo per lei, per aiutarla a vivere normale.
-Questa non è una vita normale. Ne la nostra, ne la sua.
-Che vuoi dire? Non pensi di...
-Sì invece. Penso che sarà la soluzione migliore.
-Lidia! Questa è la nostra figlia, non la possiamo abbandonare così!
-Non la abbandoneremo, continueremo a cercare qualcuno che la aiuta. Ma lì avrà una cura quale la serve.
-A lei servono genitori!
-Io non posso più. Mi dispiace.
Allora, hanno deciso. Mi manderanno via. Sono un peso troppo grande per loro. Specialmente per mamma. Sarò forte. Se vogliono che vado lì, ci andrò.
Ieri hanno telefonato dal istituto. C'è posto per me. Mamma mi ha preparato la valigia. Lo sentita piangere tutta la notte. Lo so che deve essere così. Ho paura però, oltre i miei genitori non c'era mai nessuno e adesso sarò lì senza di loro, tutto nuovo, persone nuove. Dovrò imparare tutto da capo.
Pronti. Dobbiamo andare. Papà ha lavato la macchina stanotte, si sente ancora profumi di diversi detersivi che si mischiano con nauseante odore di benzina. Nessuno dice niente. Ho perfino paura di domandare se è ancora lontano per non spezzare il silenzio. Non voglio che con qualunque parola andrà via il pace che regna adesso, un'attimo senza le lacrime.
Ogni tanto non so più che cosa vorrei davvero. Guarire e vivere come tutti i altri o restare semplicemente così come sono, nel mondo che conosco. E' possibile che non ho paura? Siamo quasi arrivati. Da adesso sarà tutto diverso. Tutto...
-Alba, vieni. Ti porterò nella tua stanza. So che ti puoi sentire spaventata ma piano piano ti abituerai. Gli tuoi genitori hanno detto che non avevi difficoltà a casa. Ci riuscirai anche qua. Avevi anche studiato, non è vero?
-Sì. Mamma ordinava tutti materiali, non so da dove.
Non ti preoccupare di questo. Vedi, anche qui si studia, poi vedrai. Prendi tutto tempo che vuoi, quando ti sentirai pronta dimmelo così ti organizzerò tutto.
-Grazie. Vorrei cominciare più presto possibile.
-Ma perché? Bé, sicuramente hai le tue ragioni. Cominceremo domani mattina. Verrò a svegliarti e ti spiego tutto con calma. Adesso riposa. Se ti serve qualcosa ci sta la campanella vicino al letto sulla destra.
-Ok. Ho capito. Grazie e buonanotte.
Se ne andata. Per fortuna già domani posso ricominciare studi. Mamma sarà fiera che non mi sono lasciata andare. Sarà fiera di me.

Cari mamma e papà,
quando siete venuti l'ultima volta a trovarmi, vi ho promesso una sorpresa. Eccola!
Mamma, ti ho sentito parlare con il mio dottore, so che hanno trovato delle possibilità per curarmi. Sono contenta. Vorrei così tanto poter vedervi. Adesso so più cose. Qua ci tengono a insegnare a tutti come vivere possibilmente normale e come sviluppare le potenzialità. Mi hanno detto che ho grande futuro d'avanti. Sono pronta mamma, ho forza. Ti ricordi quando mi hai detto che le cose più belle del mondo sono io e quando sorge il sole? Hai anche detto che queste due ti danno forza di andare sempre d'avanti anche se tutto sembra mettersi contro di te.
Anch'io ce l'ho qualcosa così bello, a te e a papà. Voi siete la mia fonte di forza. Adoro ricordo di  battito del tuo cuore, come le tue mani odoravano di camomilla e come sentivo le tue ciglia sulla mia faccia quando mi abbracciavi. O odore di caffè quando papà mi baciava sulla guancia, quando usciva al lavoro e suo profumo, da anni sempre uguale. Le sue mani che col tempo diventavano sempre più ruvidi.
Queste sono le cose che mi danno la volontà. Le vostre facce, anche se non le ho mai visto con gli miei occhi, so come è fatto ogni singolo particolare di esse.
Gli miei occhi vedono solo il buio, ma ho imparato a vedere oltre. Una volta vorrei poterti raccontare come è bello il mio mondo che tu non puoi vedere, oltre il buio che vedono gli miei occhi.

Alba ha avute tante operazioni che dovevano ridare a lei la vista quale ha perso quando aveva tre anni, senza risultati positivi. Comunque continuò a vivere e studiare nel istituto. Ha imparato come funzionare nel mondo ancora poco adatto per le persone ceche. Dopo che ha compiuto diciotto anni è ritornata a casa sua. Ha rifiutato a subire altri operazioni, spiegando la sua decisione con una frase: Nel mio buio vedo più colori che potrei mai vedere con gli miei propri occhi.
Dopo è diventata maestra nel istituto.

3 commenti:

  1. Molto toccante questo racconto, si percepisce dalle tue parole una notevole sensibilità che arriva al cuore di chi ti legge, complimenti!
    Grazie per la tua visita nel mio blog, torna quando vuoi!
    Ciao!

    RispondiElimina
  2. Grazie di cuore per il tuo commento, avevo proprio bisogno di queste parole.
    Mi ha dato una carica quale in ultimi giorni mi mancava...
    Grazie di nuovo.
    Puoi contare che tornerò sul tuo blog ;)
    E anche spesso :)

    RispondiElimina
  3. Ciao Dzhggit ho letto il tuo commento al mio racconto sul sito del Cjavedal.blogspot.com "Le mie radici". Ti ringrazio per il complimento.
    Colgo l'occasione per invitarti nel mio blog.
    Vedo che anche tu scrivi.. se ti fa piacere, se ti interessa, ho avviato un'iniziativa per gli amanti della scrittura... se vuoi farne parte sei la benvenuta!!

    RispondiElimina