lunedì 8 novembre 2010

Le lettere - racconto

Per voi un nuovo racconto. Scusatemi per la grammatica ma non scrivo ancora tanto bene l'italiano. Però sto studiando, spero di migliorare e fare meno sbagli.
Buona lettura.

Cara Mia.

Io e Natasha abbiamo di nuovo litigato. Non so più che fare. Sembra che mi vuole mettere a parte di tutto questo che fa. Magari è solo perché è molto emozionata a causa delle opportunità che ha avuto. Gli suoi sogni si stanno avverando. Magari col tempo tutto si aggiusterà. Emanuela cerca di calmarmi, mi ha detto che devo capire, che Natasha adesso è molto stressata e che poi ritornerà come era prima. Ma prima era uguale.. Sai, sorellina, se magari Natasha sarebbe come Emanuela sarebbe tutto più facile. Sono come acqua e fuoco, due persone talmente diverse. Ti ricordi quando mamma scherzava che vorrebbe che io e Manu dovremmo sposarci da grandi?
Spero che tu e Pablo state bene.
Manchi a tutti.

Cara Mia.

Non capisco che intendi per come dovrei aprire gli occhi. Guarda che so che cosa voglio. E poi non è vero che mi importa solo di bellezza di Natasha. Mi diverto con lei. Be', mi diverto anche con Emanuela, ma lei è mia amica fin da infanzia, allora non è lo stesso. Ti ricordi prima volta quando è venuta a casa nostra con suo padre? Sembrava una polpetta! Adesso è molto snella, infatti ultimamente è dimagrita molto, anche troppo.
Ma non mi hai scritto niente su di te.
Dai sorellona! Raconta che c'e!

Cara Mia.

Non ti immagini come sono contento per voi! Ho già telefonato a Emanuela e anche lei vi manda  congratulazioni. Ha detto anche che un'po ti invidia. Ho chiesto perché solo un'po, ma ha detto che non potrei capire. Be', ha ragione, perché io a voi ragazze non capisco proprio. Però secondo me aspetta ancora, come dite sempre voi, un principe azzurro
Ma torniamo a te. Quando credi di dire questo a mamma e papà? Saranno felici di sapere che diventeranno nonni. Anche se erano sempre sicuri che sarei io primo a sposarmi ed avere un figlio. Ma voi avete pensato di matrimonio? Io posso occuparmi del menù.
Statemi bene.

Cara Mia.

Quando vieni a trovarci?
Mi spieghi chi sarebbe quel ragazzo giusto per Emanuela che non sa di essere giusto? Non mi ha mai detto di nessun ragazzo e la conosco meglio di te.
Natasha invece incontrario. Da quando ha avuto quel lavoro parla solo del ragazzi. Ma non mi farò impadronire dalla gelosia.
Ma tu lo sai qualcosa che io non so  di quel principe di Emanuela? E' solo curiosità.

Cara Mia.
Il fatto che sei incinta non ti permette di offendermi! E si, Manu c'e la ancora quel orsacchiotto che ha avuto da me. Ma che centra?! Sorella, mi dispiace a dirtelo, ma stai diventando sempre più strana. Secondo me avrai una figlia, perché sei cattiva per due! Ma quando vuoi dire tutto a genitori? Sai che non sono molto bravo a mantenere segreti.
Chiamali!

Cara Mia.
Mamma piange da sta mattina, ho fatto una faccia molto sorpresa quando mi ha detto "novità" sulla tua gravidanza. Insomma, non sono sospettato di niente. Anche Emanuela è stata sul gioco. Oggi è venuta per la cena da noi, suo padre è rimasto più a lungo al lavoro. Ci siamo fatti due risate. Mi piaceva sempre come quando sorride si accende quella strana lucina negli suoi occhi. Mi prendevi sempre in giro che sono l'unico a vederla. Ho notato però che aveva troppo trucco sulla faccia. Alla fine abbiamo litigato e ho esagerato un'po perché ho detto che sembra un bastone della scopa con capelli.
Mi sa che domani dovrò trovare qualche modo per farmi perdonare. Ma lei veramente è diventata troppo secca!

Cara Mia.

Scusami che non ti ho risposto prima.
Avevi ragione, c'e qualcosa che non va con Emanuela. Giorno dopo la nostra litigata sono andato da lei in pomeriggio. Suo padre mi ha detto che non c'è. Sembrava molto stanco, quasi malato. Insomma, ci siamo messi a parlare aspettando ritorno di Emanuela. Mi ha detto che lei ha quasi smesso di mangiare parecchi mesi fa. Non si era accorto di niente perché lavorava più di solito e quasi non c'era a casa. Un giorno è tornato per pranzare insieme con lei e dopo l'ha sorpresa in bagno che cercava di sbarazzarsi di pranzo appena mangiato. Suo padre l'ha portata da dottore e da la Emanuela deve andare tutti giorni a clinica specializzata in Anoressia. Mi sento colpevole che non mi sono reso conto di niente. Infatti anche a cena da noi non ha toccato niente, ha detto che non aveva fame. Manu era arrabbiata con padre che mi ha detto della sua malattia, però dopo le ore che ho cercato di farla ragionare si ha calmata. Adesso tutti giorni dopo la scuola la faccio compagnia quando va a clinica. Sai, magari sembra un bastone della scopa, ma è sempre bella.
Tu invece, come stai?

P.S. Nella ultima lettera non ho scritto niente di Natasha , perché non c'era niente da scrivere. Ma mi sorprende perché mi hai chiesto di lei visto che non ti è mai piaciuta.

Cara Mia.

Non ti preoccupare, mi sto prendendo cura di Emanuela Lo so che ha bisogno di me. Magari è un'po sbagliato ma credo che la sua malattia ci ha avvicinato l'uno a l'altra in qualche strano modo. Mi sono reso conto di come è diventata bella, femminile. Non assomiglia a fatto quella ragazzina con quale facevamo le guerre di fango. Mi sa che sto cominciando di vedere in lei qualcuno in più di solo l'amica.
Mamma mi ha detto che hai chiamato e che vieni a casa tra un mese. Non vedo l'ora. Mi serve vederti sorellona.

Cara Mia.

Emanuela si sente meglio ed io mi sto innamorando di lei! Con Natasha è finito. Non sembrava tanto disturbata dal fatto che l'ho lasciata. Anzi, sembrava per fino contenta. Continuo a dire, ragazze sono strane.

Cara Mia.

Sono contento che ti fa ridere che ho cotta per Emanuela. Ma, ho deciso. Domani dirò a mia Emanuela che la amo!

Cara Mia.

Emanuela, mia bella Manu.
Non c'e più.

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